Scopriamo cos'è...

Ortodonzia

Avere un bel sorriso con i denti perfettamente allineati non è un sogno irraggiungibile. Esistono diverse possibilità terapeutiche per raddrizzare denti storti e creare un corretto rapporto tra le arcate.

Denti dritti, infatti, non significa solo denti belli, ma soprattutto avere una corretta masticazione. Oggi, quando guardiamo una bocca, non guardiamo solo i denti, ma anche i rapporti estetici del viso. Una corretta valutazione di una malocclusione non può prescindere da una valutazione estetica dei tessuti molli.

Prima, seconda, terza classe...

La diagnosi

Classifichiamo come prima classe una masticazione corretta, seconda classe un’occlusione caratterizzata dall’avere l’arcata superiore in avanti rispetto all’inferiore, mentre la terza classe o prognatismo consiste nella posizione avanzata dell’arcata inferiore (mandibola).

Cosa si può fare per raddrizzare i denti?
Esistono diversi apparecchi da poter utilizzare, e la decisione di quale usare è strettamente individualizzata: è infatti necessaria una corretta diagnosi che si effettua con i modelli (dopo aver preso le impronte), le foto e le radiografie della bocca e del cranio (panoramica e teleradiografia).

Come funzionano

Apparecchio mobile e fisso

Se la dentatura è mista e siamo in crescita, con la presenza cioè di alcuni denti da latte e alcuni denti permanenti, si possono utilizzare apparecchi mobili. Questi apparecchi, detti anche“apparecchi funzionali“, sono molto importanti perché lavorano sulla crescita ossea, armonizzando le basi scheletriche, ma non raddrizzano i denti.

Quando sono presenti tutti i denti permanenti e scheletricamente non vi è quasi più crescita, si utilizzano invece apparecchiature fisse, che spostano i denti. Chiamiamo apparecchi fissi gli attacchi che vengono incollati su tutti i denti.

Essi trasmettono la forza, rilasciata dal filo, muovendo i denti nella posizione desiderata. I moderni attacchi sono degli elementi di altissima precisione in miniatura. Oggi possiamo utilizzare apparecchi estetici, cioè dello stesso colore dei denti. Ancora più invisibile è l’apparecchiatura linguale, che significa che i denti si possono spostare tirandoli dall’interno, senza che fuori si veda assolutamente niente! Spostare i denti, anche se comporta tanta pazienza e un’igiene scrupolosissima, può diventare anche un gioco di trasparenze e di colori, a seconda dei vostri gusti.

Una domanda frequente

Quanto dura il trattamento?

La durata del trattamento dipende dall’età e dal tipo di problema di ogni paziente, però in media va dai 14 ai 24 mesi. Non esiste un’età limite, esiste, infatti, la possibilità di successo anche negli adulti.

In alcuni casi più complessi, l’ortodontista allinea i denti, ma sarà necessario un intervento chirurgico per ristabilire una corretta masticazione e l’armonia facciale.

Una domanda frequente

E dopo?

Quando si tolgono le apparecchiature non dobbiamo abbandonare i nostri denti a loro stessi, in quanto potrebbero tornare storti.

Sarà necessario passare alla fase di “contenzione“, che vuol dire mantenere il risultato ottenuto con apparecchi mobili che, man mano che i denti si stabilizzano nella nuova posizione, non si metteranno più.

I denti sani comunicano salute e simpatia, perché danno sicurezza e il sorriso diventa spontaneo. Una bella dentatura però, si ottiene solo grazie ad una corretta diagnosi, effettuata da uno specialista, che effettuerà una terapia adeguata, che permetterà di ottenere un sorriso bello e sano per tutta la vita.

Per concludere

Come avviene la diagnosi

Una corretta diagnosi ortodontica si realizza mediante un approfondito studio del caso attraverso l’analisi delle radiografie (panoramica e teleradigrafia ed eventuali altre lastre secondo il caso clinico), dei modelli (presa delle impronte), delle fotografie (analisi dei tessuti molli).

La documentazione viene studiata e vengono fatti dei calcoli mediante software dedicati che consentono una apportuna impostazione terapeutica del caso clinico.